Istituito il n° verde 800035373 rivolto all’utenza dell’Ufficio Tributi
Pubblicato: 02/12/2010
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Aggiornato: 03/12/2010
Si tratta di una scelta che intende evitare disagi ai cittadini e nel contempo consente di programmare al meglio l’attività, decongestionando l’afflusso agli sportelli.
“In questi giorni i cittadini stanno ricevendo le cartelle riferite al ruolo Tarsu 2010 – ha detto l’Assessore al Bilancio, Tore Daga – e come sempre accade in questi casi si sono scatenate polemiche e proteste. Intendo precisare che non esiste alcun aumento di tassazione. Si è solamente provveduto ad applicare l’art.1 comma 340 della legge n°311/04, la cosiddetta Finanziaria 2005, che si riferisce alla definizione della superficie di riferimento per l’applicazione della Tarsu.”
“In base a tale normativa – precisa l’Assessore Daga – gli uffici eseguono i controlli presso il catasto, con conseguente adeguamento delle superfici. Il comune ha chiaramente l’obbligo di applicare la legge e la Tarsu si deve applicare a tutti coloro che detengono o occupano un locale.
A Nuoro ci sono circa 14 mila unità immobiliari ed è stata accertata una maggiorazione di circa 6000 mq di superficie. Non c’è quindi stato nessun aumento della tassa, che è invariata dal 2005, ma soltanto un aumento delle superfici che stanno alla base del calcolo. Una parte di questo aumento è un adeguamento all’obbligo di legge, ma una parte consistente si riferisce a cittadini che dal 2006 ad oggi non hanno mai pagato la Tarsu. Obiettivo primario di questa Amministrazione è quello di combattere l’evasione fiscale. I cittadini comunque possono presentare le loro istanze presso i nostri uffici, utilizzando l’apposito numero verde per gli appuntamenti, così da evitare
lungaggini e file. Ricordo che la tassa può essere pagata entro il 31 maggio 2011 e che, in caso di accoglimento delle istanze, sarà compito degli uffici riconsiderarla.”
“Infine – conclude l’Assessore al Bilancio – mi sento in dovere di fare un passaggio obbligato sull’aumento della spesa del personale, anche per rendere giustizia ai lavoratori. Si tratta di incrementi che si applicano alle voci dello stipendio (scatti di anzianità, adeguamenti salariali e ristrutturazioni tabellari) così come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale e dall’art. 36 della Costituzione Italiana.”